Curva Filadelfia

venerdì 31 Maggio 1985

‘FASCISTI DEL NATIONAL FRONT IN MEZZO AI TIFOSI DEL LIVERPOOL’

Filed under: notizie — magicajuventus @ 08:00

Repubblica — 31 maggio 1985 pagina 2 sezione: LA TRAGEDIA DELLO STADIO

LONDRA – Sono le prime ore di giovedì mattina, nelle vicinanze delle bianche scogliere di Dover ci sono soltanto fotografi, operatori e qualche reporter ad accogliere le navi che trasportano i tifosi del Liverpool, fatti partire con tutta fretta dal Belgio dopo il massacro allo stadio di Heysel. Sbarcano alcune migliaia di giovanotti dall’ aria stralunata, molti hanno maglioni dello stesso colore, il rosso, della squadra del cuore. Altri sono avvolti nella Union Jack. Nessuno ha la giacca o la cravatta, non mostrano alcuna cura di se stessi: sporchi, barbe non rasate, abiti sgualciti. Alcuni appaiono tristi, avviliti, scossi dalla tragedia della sera, tra loro c’ è chi giura che non metterà più piede in uno stadio ma altri sono polemici rifiutando ogni responsabilità: danno la colpa ai belgi e c’ è persino chi afferma: “Gli italiani ci avevano picchiati lo scorso anno a Roma. Noi avremmo voluto dare loro una piccola lezione a Bruxelles. Se non si fossero fatti prendere dal panico e non fossero tutti scappati nella stessa direzione, il muro non sarebbe crollato”. I bobbies che in questa occasione sono efficientissimi, li fanno marciare rapidamente verso i treni speciali che li riporteranno a Nord. L’ operazione sbarco-partenza dura pochi minuti. Quattro ore dopo i treni arrivano a Liverpool. E’ una città piena di orgoglio per i suoi pochi gioielli residui, più splendenti di tutti le due formidabili squadre di calcio. I tifosi britannici hanno una lunga tradizione di violenza. Desmond Morris nel suo studio sul comportamento degli sportivi inglesi, li ha definiti un “tribal disaster” ed è risalito agli inizi del secolo per analizzare gli orrori del loro comportamento. Ancor di recente, ventitrè anni fa, il Glasgow Ranger fu squalificato a Barcellona per il comportamento dei suoi fans. Lo stesso è avvenuto per il Tottenham nel 1974. Un anno dopo furono quelli del Leeds a seminare terrore a Parigi. Nel ‘ 77 e nel 1982 fu la volta del Manchester. Ma le squadre di Liverpool erano sempre state al disopra di ogni sospetto. Adesso, come ha scritto oggi un quotidiano popolare, l’ immagine del grande Liverpool si è macchiata in un pozzo di sangue italiano in Belgio. I parlamentari della città sono unanimi nel loro giudizio, malgrado la differenza delle loro etichette: “Liverpool sente il peso della vergogna”. Afflitti per la umiliazione subita ad opera dei loro concittadini, appaiono gli abitanti di Liverpool. I pubs sono vuoti, la gente cammina a testa bassa, è difficile vedere qualcuno sorridere. Joe Fagan, l’ allenatore del Liverpool dai nervi di ferro, intervistato dalla Bbc, ha tentato di sostenere le domande poi è scoppiato in un pianto di disperazione. Il sindaco ed il consiglio comunale avevano preparato una trionfale accoglienzaper la squadra di ritorno da Bruxelles, ma bandiere e stendardi sono stati listati a lutto ed il ricevimento cancellato. Il presidente del Liverpool John Smith, un maturo signore molto stimato, ha tenuto una conferenza stampa per informare il governo e l’ opinione pubblica di essere in possesso di prove sull’ impegno terroristico del National Front, i neo-nazisti britannici che con la complicità di altri personaggi dell’ Internazionale nera, si sono infiltrati tra i tifosi della squadra per alimentare tensioni e per aggravare gli incidenti. Bandiere e stendardi del National Front sono stati notati anche da numerosi osservatori allo stadio belga. Le prove di Smith saranno fatte pervenire al governo. Gli esponenti del “Fronte” hanno rivendicato la paternità dell’ azione davanti allo stesso Smith. La rete televisiva inglese Itv ha mandato in onda ieri un filmato in cui si vede un tifoso sparare contro la polizia. Il tifoso secondo la tv britannica veniva dagli spalti occupati dal pubblico juventino. – dal nostro corrispondente PAOLO FILO DELLA TORRE

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